La cosiddetta Patente a Crediti è stata introdotta con il Decreto-legge 2 marzo 2024, un testo che aveva come oggetto: “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, provvedimento che, proprio in tema di “Prevenzione e contrasto del lavoro irregolare” (Capo VIII), è andato a modificare l’art, 27 del D,lgs 81/08 disponendo l’obbligo di possesso di una specifica patente. Il decreto, che è stato convertito dalla Legge 29 aprile 2024, n. 56, obbliga le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili al possesso di un documento (patente) rilasciato in formato digitale dalla competente sede territoriale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) subordinatamente al possesso di precisi requisiti.
Va ricordato che con l’art. 89, del D.lgs 81/018 si intende per cantiere temporaneo o mobile qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile come i avori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento di edifici, o la trasformazione, il rinnovamento e lo smantellamento di strutture in muratura, cemento armato, metallo, legno o altri materiali, compresi gli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie e idrauliche.
A completamento del quadro normativo, lo scorso 20 settembre è intervenuto il Decreto del Ministero del Lavoro n. 132/24 contenente il Regolamento della Patente. Con questo ulteriore decreto si sono stabilite le procedure per la presentazione della domanda, i contenuti informativi della patente stessa, i presupposti per l’attribuzione dei crediti, nonchè le modalità di recupero dei crediti decurtati. Inoltre si sono precisate le esenzioni che si riferiscono a coloro che effettuano mere forniture, alle prestazioni di natura intellettuale o ai soggetti in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA (classifica pari o superiore alla III).
Come si vede il provvedimento va inquadrato nell’azione di contrasto al lavoro irregolare e intende incrementare gli strumenti a disposizione degli organi ispettivi per l’identificazione di tutti i soggetti che operano in un cantiere. In questa pluralità di soggetti sono comprese non solo le aziende edili ma vi rientrano quelle dell’impiantistica e tutti gli operatori legati al comparto delle costruzioni. In sostanza è un provvedimento che colpisce l’abusivismo, il vero nemico delle imprese, ed eleva gli standard di sicurezza dell’intero settore.
Richiamando il campo di applicazione del D,lgs 81/08 e limitandosi a modificare l’art. 27 del medesimo decreto, il provvedimento non aggiunge nulla all’impianto legislativo già in essere, a cui del resto le aziende regolari si sono adeguate da tempo. Questo aspetto risulta evidente se si esaminano i requisiti che danno diritto all’ottenimento della patente: iscrizione alla Camera di Commercio; possesso della certificazione di regolarità fiscale; possesso del documento unico di regolarità contributiva (DURC); adempimento degli obblighi formativi previsti sempre dal D. Lgs 81/08; possesso del documento di valutazione dei rischi (DVR) e avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP).
Non solo, sia la semplicità con la quale è possibile effettuare la domanda, sia la conferma dell’obbligatorietà solo per alcuni dei citati requisiti in base alla tipologia d’impresa non fanno che confermare la validità dell’azione normativa. Il legislatore, infatti con le lett. d), e) e f) ha specificato nel testo che l’obbligatorietà rientra solo “nei casi previsti dalla normativa vigente”. A titolo esemplificativo ricordiamo che il DVR non è richiesto ai lavoratori autonomi e alle imprese prive di dipendenti, il possesso del DVR e la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione sono normalmente richiesti solo alle imprese e non anche ai lavoratori autonomi e gli obblighi formativi in capo ai lavoratori autonomi sono obbligatori solo in caso di utilizzo di attrezzature per le quali sia prevista una specifica formazione.
In definitiva come associazione riteniamo che la Patente a Crediti possa rappresentare un efficace contrasto alla concorrenza sleale premiando e tutelando le migliaia di piccole aziende che operano nei cantieri in modo virtuoso e professionale.